La legge di bilancio per il 2020 ha previsto fondamentali modifiche alla disciplina del Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.
Per il 2020 e per le annualità successive il credito per le attività di Ricerca e Sviluppo cambia veste: varia in ragione della tipologia di attività svolta dall’impresa (ad esempio, l’incentivo si estende alle attività legate a innovazione e design), non viene più calcolato sulla spesa incrementale, ma sul valore assoluto della spesa e cambiano le aliquote.
Inoltre è prevista una maggiorazione per attività di innovazione legate a Industria 4.0 e progetti Green.
Queste le aliquote, che variano in ragione dell’attività espletata:
- Ricerca e sviluppo: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12%, nel limite massimo di 3 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Design e ideazione estetica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% nel limite massimo di 1,5 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Innovazione tecnologica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6%, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta dal 6% al 10% per le attività di innovazione tecnologica che puntano a realizzare processi o prodotti con finalità di innovazione digitale
4.0 oppure ecologiche. Il tetto fissato per questo ulteriore punto
del credito d’imposta è di 1,5 milioni di euro.
La legge di bilancio 2021 ha ulteriormente modificato le aliquote agevolative a valere sulle attività svolte a partire dal periodo d’imposta 2021, nei seguenti termini:
- Ricerca e sviluppo: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 20%, nel limite massimo di 4 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Design e ideazione estetica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Innovazione tecnologica: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo di 2 milioni di euro per periodo d’imposta.
- Innovazione 4.0 e green: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15%, nel limite massimo di 2 milioni di euro per periodo d’imposta.
Per le sole attività di ricerca e sviluppo agevolabili (n. 1) svolte da imprese site nelle Regioni del Sud (Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata, Sardegna) ovvero nelle Regioni colpite dal sisma del 2016 (Lazio, Marche, Umbria), il credito d’imposta è riconosciuto fino al 2022, in misura pari al:
- 25% per le grandi imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 45% per le piccole imprese.